MONTE PIZZOCOLO FLORA E FAUNA
MONTE PIZZOCOLO FLORA E FAUNA
FLORA E FAUNA DEL MONTE PIZZOCOLO
(da “Il Monte Pizzocolo” di Roberto Dall’Olmo – Grafo Editore – luglio 2004)
LA VEGETAZIONE
Le piante
Grazie alla favorevole posizione tra il lago di Garda e la grande distesa alpina, il Monte Pizzocolo rappresenta una delle zone del Parco Alto Garda Bresciano più ricche dal punto di vista botanico e forestale, come dimostra l’alto numero di specie documentate. A differenza di quanto avviene in altri comuni come Valvestino e Tremosine, le piante di alto fusto che popolano il monte sono principalmente latifoglie (angiosperme), mentre le aghifoglie (gimnosperme) sono riscontrabili più raramente.
I fiori
La flora dell’Alto Garda bresciano non è autoctona in senso stretto in quanto, terminata l’ultima era glaciale, è immigrata dai quattro punti cardinali, soprattutto da est per la facilità a superare i rilievi carnici, assai più modesti rispetto a quelli marittimi posti all’estremo ovest. Le quattro glaciazioni non hanno praticamente lasciato nulla della precedente varietà vegetale, eccezion fatta per pochissime specie, non più di 50 in Valvestino, che sono riuscite a salvarsi e a evolversi in solitudine chiuse da due possenti ghiacciai che scorrevano dove oggi ci sono il Garda e l’Idro. Queste specie supestiti sono dette endemiche e la più nota di queste è certamente la Sassifraga del Tombea (Saxifraga tombeanensis). Nonostante il Pizzocolo rapresentasse una delle cime che maggiormente si elevava al di sopra dei ghiaccii, nessun endemismo è giunto fino a noianche se in epoche passate ne sono stati segnalati, come il raro Ranuncolo di Kerner (Callianthemum kerneranum), avvistato anche sul Monte Tremalzo ma oggi presente solo sul Monte Baldo. Tuttavia oggi sono numerosissimi i fiori, anche poco comuni, che popolano il Pizzocolo. Di seguito sono elencati i principali fiori finora catalogati:
Definizione comune - Definizione scientifica
1) Aquilegia comune - Aquilegia vulgaris
2) Aristolochia clematide - Aristolochia clematidis
3) Asfodelo bianco - Asphodelus albus
4) Borracina bianca - Sedum album
5) Borragine comune - Borago Officinalis
6) Botton d’oro - Trollius Europaeus
7) Campanula soldanella - Campanula rutundifolia
8) Cardo campestre - Cirsium arvense
9) Cardo scardaccio - Cirsium eriophorum
10) Cardo dentallato - Cardus defloratus
11) Carlino bianco
12) Carota selvatica - Daucus carota
13) Cefalantera bianca - Cephalanthera damasonium
14) Cefalantera rosa
15) Ciclamino
16) Cicoria comune - Cichorium intybus
17) Celidonia - Chelidonium majus
18) Clematide vitalba - Clematis vitalba
19) Mughetto - Convallaria majalis
20) Cresta di gallo
21) Digitale gialla grande - Digitalis grandiflora
22) Epatica trilobata - Hepatica nobilis
23) Erica carnicina - Erica cinerea
24) Falsa ortica - Lamium maculatum
25) Farfara - Tussilago farfara
26) Felce maschio - Dryopteria filix
27) Fiordaliso nerastro - Centaurea orientalis
28) Fragolina di bosco
29) Genziana maggiore - Gentiana lutea
30) Genzianella - Genziana Kokiana
31) Geranio silvano - Geranium sylvaticum
32) Gigaro scuro - Arum maculatum
33) Giglio rosso - Lilium croceum caix
34) Giglio di San Giuseppe - Hemerocallis fulva
35) Giglio martagone - Lilium martagon
36) Ginestrino comune - Lotus corniculatus
37) Lamponeorecchio dorso
38) Latte di gallina - Ornithogalum umbellatum
39) Lilioasfodelo maggiore - Anthericum liliago
40) Giglio martagone - Lilium martagon
41) Linajola comune - Linaria vulgaris
42) Lupinella comune - Onobrychis viciifolia Scop.
43) Malva selvatica - Malva sylvestris
44) Narciso - Narcissus poeticus
45) Nontiscordardimè alpino - Mysotis Alpestris
46) Ononide spinosa - Ononis spinosa
47) Orchidea maculata - Dactylorhiza maculata
48) Peonia
49) Pervinca - Vinca minor
50) Primula maggiore - Primula elatior
51) Primula auricola
52) Prunella delle Alpi - Prunella hysopifolia
53) Ranuncolo comune - Ranunculus acris
54) Rovo bluastro - Rubus caesius
55) Saponaria rossa - Saponaria ocymoides
56) Scilla bidoglia
57) Sempervivum soculense
58) Semprevivo dei tetti - Sempervivim tectorum
59) Semprevivo ragnateloso - Sempervivum arachnoideum
60) Sigillo di Salomone - Polygonatum multiflorum
61) Silene dioica - Silene douglasii
62) Silene bianca - Lychnis alba
63) Stella rosa di Natale o bucaneve - Galanthus nivalis
64) Trifoglio bianco - Trifolium repens
65) Valeriana comune - Valeriana officinalis
66) Valeriana licnite
67) Veronica comune - Veronica chamaedrys
68) Vulneraria comune - Anthyllis vulneraria
69) Zafferano alpino - Romulea bulbucondium
LA FAUNA
Se dal punto di vista della flora il Monte Pizzocolo rappresenta una delle zone di interesse del Parco Alto Garda Bresciano, lo stesso non vale per la fauna che, seppur assai variegara, non spicca certo rispetto ad altre zone limitrofe come l’alta Valvestino. Tuttavia, anche grazie ad una attenta politica di tutela del territorio, si stà lentamente cercando di ritornare agli equilibri ambientali del dopoguerra, quando la fauna locale era decisamente più ricca. Tra le cause del progressivo impoverimento, sopratutto del versante sud, vi sono lo sviluppo degli insediamenti umani e l’inesorabile scomparsa delle aree prative che mantenevano in equilibrio l’ecosistema. Il ritorno del bosco a scapito della radura non và però interpretato come un impoverimento ma come un ritorno all’equilibrio naturale prima che l’uomo lo modificasse.
I mammiferi
Il Pizzocolo presenta una discreta varietà di mammiferi, a partire dagli ungulati. Tra i cervidi troviamo il capriolo, tra i bovidi il camoscio e tra i suidi il cinghiale. Per quanto riguarda il camoscio, la sua presenza è abbastanza limitata e concentrata sul versante nord, mentre il cinghiale, che non è un animale autoctono, soprattutto negli ultimi anni si è sviluppato in grande quantità.
Tra i roditori, che preferiscono il sottobosco, troviamo lo scoiattolo marrone, il ghiro, il moscardino e il quercino. Tra i predatori è presente la volpe, appartenente alla famiglia dei canidi. Abbastanza variegato è anche il gruppo dei predatori notturni, tutti della famiglia dei mustelidi. Vi sono infatti la donnola, la faina e il tasso, ritornato da queste parti da circa cinque anni. Infine vi è anche la lepre appartenete alla famiglia dei leporidi.
I rettili
Sul Pizzocolo vi è anche una certa varietà di rettili, alcuni dei quali velenosi, come l’aspide della famiglia delle vipere. Inoltre sono presenti il saettone, il biacco, l’orbettino e la coronella austriaca. Quest’ultima è una biscia riconoscibile dal tipico collare giallo poco sotto la testa e non è assolutamente velenosa, nonostante il suo aspetto possa far credere il contrario.
I rapaci
Gli uccelli rapaci rappresentano una presenza consistente, sia per quanto riguarda quelli diurni che quelli notturni. Tra i primi si annoverano il falco, la poiana, il gheppio, il nibbio bruno ma soprattutto l’aquila, che negli ultimi anni è stata nuovamente avvistata, proveniente dal gruppo Caplone-Tombea. Questo uccello ha infatti il raggio di caccia di circa 40 chilometri, tanto da poter raggiungere anche il Monte Baldo. Il Pizzocolo è meta di questi rapaci perché ha una vetta rocciosa che sopravanza quelle della zona, quindi ben individuabile; inoltre la roccia e le praterie fsvoriscono la caccia in quanto l’aquila per catturare le prede scende in picchiata e quindi ha bisogno di spazi aperti. Soprattutto nei pressi del Palazzo d’Archesane, è stato avvistato anche qualche esemplare di un altro grosso rapace, il gufo reale. Tra i rapaci notturni sono invece presenti il barbagianni, l’allocco e il gufo comune. Vi sono poi altri due rapaci notturni, la civetta nana e la civetta capogrosso, che però sono di passo e quindi visibili solo in alcuni periodi dell’anno.
Gli uccelli
Veramente notevole è la presenza di una grande varietà di uccelli che nidificano o che migrano sul Pizzocolo alle diverse altitudini. Grazie anche all’attività scientifica dell’Osservatorio Duse di Passo Spino, le principali specie documentate sono state le seguenti:
Definizione comune - Definizione scientifica
1) Balia nera - Ficedula hypoleuca
2) Capinera - Sylvia atricapilla
3) Cardellino - Carduelis carduelis
4) Cincia bigia - Parus montanus
5) Cincia mora - Parus ater
6) Cinciallegra - Parus maior
7) Cinciarella - Parus caeruleus
8) Ciuffolotto - Pyrrhula pyhrrhula
9) Codibugnolo - Aegithalos caudatus
10) Codirosso - Phoenicurus phoenicurus
11) Codirosso spazzacamino - Phoenicurus acruros
12) Crociere - Loxia curvirostra
13) Culbianco - Oenanthe oenanthe
14) Fanello - Carduelis cannabina
15) Fiorrancino - Regulus ignicapillus
16) Fringuello - Fringilla coelebs
17) Frosone - Coccothraustes coccothraustes
18) Lucherino - Carduelis spinus
19) Luì bianco - Phylloscopus bonelli
20) Luì grosso - Phylloscopus trochilus
21) Luì piccolo - Phylloscopus collybita
22) Luì verde - Phylloscopus sibillatrix
23) Merlo - Turdus merula
24) Nocciolaia - Nucifraga caryocatactes
25) Passero - Passer italia Vieillot
26) Peppola - Fringilla montifringilla
27) Pettirosso - Erithacus rubecula
28) Pispola - Anthus pratensis
29) Prispolone - Anthus trivialis
30) Regolo - Regulus regulus
31) Rondine di roccia
32) Scricciolo - Troglidytes troglodytes
33) Sparviero - Acipiter nisus
34) Tordela - Turdus viscivorus
35) Tordo bottaccio - Turdus philomelos Brehm
26) Usignolo - Luscinia megarhynochos
27) Verdone - Carduelis chloris
28) Zigolo muciatto - Emberiza cia
Sono visibili anche esemplari di cuculo, di succia capre detto fraccamatta, di ghiandaia e di gracchi, mentre soprattutto lungo il versante nord, presso la Valle di Campiglio e d’Archesane, sono presenti anche dei fasianidi come la coturnice. Seppur abbastanza raramente, è possibile avvistare nei pressi del Passo Spino degli esemplari di gallo forcello o fagiano di monte, della famiglia dei tetraonidi, ma si tratta di casi rari in quanto questo animale trova il suo habitat ottimale a partire dai 1.600 metri.